Essendo adunque un Principe necessitato sapere bene usare la bestia, debbe di quella pigliare la volpe e il lione; perchè il lione non si defende da’ lacci, la volpe non si defende da’ lupi. Bisogna adunque essere volpe a cognoscere i lacci, e lione a sbigottire i lupi.
Никколо Макиавелли: Государь
Никколо Макиавелли было итальянский мыслитель, философ, писатель, политический деятель. Откройте для себя интересные цитаты о государь.
книга I, глава XVI
Uno popolo, uso a vivere sotto uno principe, se per qualche accidente diventa libero, con difficultà mantiene la libertà.
Рассуждения о первой декаде Тита Ливия
La prima coniettura che si fa di un signore, e del cervel suo, è vedere gli uomini che lui ha d’intorno; e quando sono sufficienti e fedeli, sempre si può riputarlo savio, perchè ha saputo cognoscergli sufficienti e mantenerseli fedeli. Ma quando siano altrimenti, sempre si può fare non buono giudizio di lui; perchè il primo errore che e’ fa, lo fa in questa elezione.
„Государь, чей город хорошо укреплен, а народ не озлоблен, не может подвергнуться нападению.“
Un Principe adunque che abbia una città forte, e non si facci odiare, non può essere assaltato.
Deve adunque un Principe non avere altro oggetto, nè altro pensiero, nè prendere cosa alcuna per sua arte, fuori della guerra, ed ordini e disciplina di essa; perchè quella è sola arte che si aspetta a chi comanda.
Un Principe pertanto deve consigliarsi sempre, ma quando lui vuole, non quando altri vuole; anzi deve torre animo a ciascuno di consigliarlo d’alcuna cosa, se non gliene domanda.
„Дела, неугодные подданным, государи должны возлагать на других, а угодные — исполнять сами.“
Li Principi debbono le cose di carico fare sumministrare ad altri, e quelle di grazie a lor medesimi.
Onde è necessario ad un Principe, volendosi mantenere, imparare a potere essere non buono, ed usarlo e non usarlo secondo la necessità.
Nasce da questo una disputa: s’egli è meglio essere amato che temuto, o temuto che amato. Rispondesi, che si vorrebbe essere l’uno e l’altro; ma perchè egli è difficile, che e’ stiano insieme, è molto più sicuro l’esser temuto che amato, quando s’abbi a mancare dell’un de’ duoi.
Amando gli uomini a posta loro, e temendo a posta del Principe, deve un Principe savio fondarsi in su quello che è suo, non in su quello che è d’altri.
Ma perchè non si possono avere, nè interamente osservare per le condizioni umane che non lo consentono, gli è necessario essere tanto prudente, che sappia fuggire l’infamia di quelli vizi che li torrebbono lo Stato, e da quelli che non gliene tolgano, guardarsi, se egli è possibile; ma non potendosi, si può con minor rispetto lasciare andare.
E deve sopra tutto un Principe vivere con li suoi sudditi in modo che nessuno accidente, o di male, o di bene, lo abbia a far variare; perchè, venendo per li tempi avversi la necessità, tu non sei a tempo al male; ed il bene che tu fai, non ti giova, perchè è giudicato forzato, e non grado alcuno ne riporti.
Deve pertanto un Principe non si curare dell’infamia di crudele, per tenere i sudditi suoi uniti.